Nutrizione

Di cosa si occupa il biologo nutrizionista?

Consiglio Superiore di Sanità ha precisato testualmente che “le competenze del biologo in campo nutrizionale afferiscono ad una serie di atti e attività, fra le quali: in funzione dei fabbisogni nutritivi e in funzione delle intolleranze alimentari, l’elaborazione di diete destinate sia a soggetti sani sia a soggetti cui è stata destinata una patologia; l’indicazione di integratori/supplementi alimentari e altri prodotti dietetici di libera vendita”, concludendo poi che “il biologo può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio benessere, quale orientamento nutrizionale, finalizzato al miglioramento dello stato di salute”. (Parere del Cons. Sup. Sanità del 12/04/2011).

Che differenza c’è tra un dietista e un biologo nutrizionista?

Il Biologo in possesso di laurea di cinque anni iscritto nella Sez.A dell’Ordine Nazionale dei Biologi può svolgere la professione di Biologo nutrizionista in totale autonomia e firmare diete e consulenze nutrizionali. Il Dietista invece è un professionista sanitario in possesso di laurea triennale (facoltà di medicina) che può realizzare piani alimentari solo sotto prescrizione medica.

C’è differenza tra una “consulenza” e una “visita nutrizionale”?

Sì. La consulenza alimentare è un incontro durante il quale potete rivolgermi tutte le domande e i dubbi che avete riguardo la nutrizione. Durante il colloquio è possibile che emergano possibili errori commessi in modo cronico e inconsapevole, vi darò quindi una serie di consigli e di comportamenti da seguire per migliorare la vostra dieta.

La visita, invece, si differenzia perché, oltre a quello previsto per la consulenza, prevede una completa anamnesi medica e nutrizionale e la raccolta di tutti i dati utili per studiare un piano alimenare personalizzato: abitudini, stile di vita, gusti, tradizioni familiari ecc. Dopo 5-6 giorni lavorativi verrà inviato il piano alimentare e tutti i documenti utili per il nostro percorso, dopo circa 1 mese ci rivedremo per la visita di controllo fino al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

Devo portare qualcosa per la prima visita?

Per fissare l’appuntamento per la prima visita richiedo degli esami del sangue recenti: dell’ultimo anno se non si hanno particolari patologie o degli ultimi 6 mesi se si sta aderendo a un follow-up medico per una patologia o particolare condizione clinica. Nel caso in cui fosse necessario integrare gli esami o farli appositamente per il nostro incontro, dovete chiedere al vostro medico curante una prescrizione per degli esami del sangue “in vista di una visita nutrizionale”, sarà lui a valutare, in base alla vostra anamnesi medica, quali esami prescrivervi.

Le visite nutrizionali sono esenti da IVA e detraibili ai fini fiscali?

L’elaborazione delle diete e le consulenze nutrizionali sono esenti da IVA così come recita l’Art. 1 del DM Sanità 17/05/2002 e quindi rientrati nelle esenzioni previste dall’Art. 10 del DPR n. 633 del 26/10/1972 e successive modificazioni.

Le ricevute emesse sono detraibili a fine anno in sede di dichiarazione dei redditi in quanto ricevute sanitarie. La documentazione necessaria per fruire della detrazione, è costituita dalla fattura del Biologo Nutrizionista. La detrazione è consentita soltanto qualora si utilizzino mezzi di pagamento tracciabili (carte di credito, assegni, bonifici, etc). In ambulatorio è possibile il pagamento attraverso POS.